Tempo quaresimale: tempo di libertà

1.  CHE SENSO HA LA QUARESIMA OGGI?

1.1 Quaresima: un tema “difficile”, “marginale”, “superato”?

1.2 Rimane una domanda: quale il senso della quaresima? Oggi? 

1.3 I luoghi comuni sulla quaresima: 

a) Un periodo di accentuato moralismo (si “deve” essere più duri con sé stessi e con gli altri; ci si “deve” mortificare; si “devono” sopportare privazioni, etc.).

b) Un periodo di accentuato sentimentalismo (si “deve” essere più buoni; si “deve” fare la carità, etc.).

c) Un periodo segnato da una concezione punitiva della penitenza, come se si volesse placare con una sofferenza che ci si infligge volontariamente la collera della divinità irata. È il senso arcaico della penitenza, che Israele eredita dalla mentalità religiosa medio-orientale (riti collettivi di penitenza per esorcizzare l’angoscia comune di fronte alla disgrazia, percepita come segno del “castigo di Dio”, cfr. Gioele; Giona; etc.).

2. LA QUARESIMA NELLA SACRA SCRITTURA

2.1 Interroghiamo la Bibbia: al simbolismo del numero 40 la Bibbia collega le esperienze più intense della vita del popolo ebraico e della vita di ogni singolo credente:

a) i 40 giorni e notti del diluvio universale (Gen 7, 12);

b) i 40 anni dell’Esodo di Israele nel deserto (Nm 14, 33-34);

c) i 40 giorni in cui Mosè rimase solo sul monte con il Signore (Es 24, 18);

d) i 40 giorni di cammino nel deserto di Elia perseguitato (I Re 19, 8);

e) NT: i 40 giorni delle tentazioni di Gesù nel deserto (Mc 1, 12-15);

f) il numero 40 indica anche la pienezza della vita dell’uomo (cfr. II Sam 5, 4: Davide regnò 40 anni; At 7, 23: discorso di Stefano che scandisce per quarantennî la vita di Mosè – a 40 anni conversione alla causa del suo popolo; dopo altri 40 anni l’esperienza del roveto ardente; infine i 40 anni dell’Esodo e la morte).

2.2  In tutti i passi biblici il numero 40 sta a indicare un periodo di “preparazione”, di “purificazione”, di “prova”, di “cammino”, di “attesa”, che va colmato perché l’uomo possa esperimentare la manifestazione di Dio e la sua rivelazione come Dio di salvezza, Dio dell’Alleanza ( Noè-arcobaleno; Esodo-terra promessa; Mosè-tavole dell’alleanza, cfr. Dt 9, 11; Elia-rivelazione di Dio nella brezza).

 2.3 Nel NT l’evento atteso è l’annuncio del Regno vicino, che Gesù fa dopo aver consumato su di sé a nome di tutti gli uomini “ogni specie di tentazioni” (Lc 4, 12)

3. LA QUARESIMA TEMPO DI LIBERTÀ

3.1 Quaresima come memoria liberante: preparazione e attesa della Pasqua finale del Regno che viene. Senso escatologico della Quaresima.

3.2 Quaresima come cammino dell’Esodo: dalla liberazione dal Faraone, attraverso il passaggio del Mar Rosso (la Pasqua ebraica alle origini della Quaresima!), alla Terra promessa (non “fine del mondo”, ma alba di un cielo nuovo e di una terra nuova, pasqua finale e consumazione del tempo).

3.3 Tempo di Quaresima come tempo della Chiesa (il tempus Ecclesiae dei mistici medievali).

3.4 Quaresima come gestazione di tutta la creazione (cfr. Rm 8, 18-25) che attende la rivelazione dei figli di Dio. Le doglie del parto: non un dolore fine a sé stesso, ma la sofferta preparazione di un lieto evento, una vita nuova.

3.5 Penitenza e libertà: sciogliere lo spirito dai legami troppo avvincenti per acquistare nuova libertà di movimento fra le cose; rinunciare ad un gesto di sfruttamento dei molti beni della terra per restituire la creazione a Dio; ricreare una nuova “ecologia” e “armonia” fra l’uomo, gli altri uomini, la natura, le cose e Dio. Non c’è vera penitenza senza carità.

 3.6 Il “profumo” della libertà (cfr. Mt 6, 16-17): Quaresime “profumate” e non Quaresime malinconiche, ammuffite, intristite, dove è vietata la gioia, quasi che la Pasqua imminente sia una… calamità! (Cfr. Vita di s. Francesco di Tommaso da celano: la malinconia “pessima malattia”, “ruggine del cuore”, occasione di tentazioni, contro cui “sicurissimo rimedio è la letizia spirituale”).

3.7 Superamento definitivo del senso arcaico della penitenza (e della Quaresima): la rivelazione della bontà del Padre e della salvezza da Lui operata per mezzo del suo Figlio. Un popolo di salvati che cammina incontro al Signore!

Giacomo Belvedere